In queste pagine non troverete delle “ricette” preconfezionate di come si trattano le diverse problematiche o patologie, dal momento che ogni individuo è unico e irripetibile, non esistono due individui uguali.

La malattia o quadro di disarmonia si manifesterà con reazioni diverse in base al “substrato” personale. I principi del trattamento saranno gli stessi: Individualità –  Causalità – Globalità ma dovranno essere applicati in modo diverso, anche in relazione alla sfera personale più colpita: fisica, emotiva, mentale o spirituale.

L’approccio olistico cerca di risalire alle cause per mezzo delle conseguenze e dei sintomi. Il terapista che si colloca all’interno di questa visione o filosofia utilizza un modo di” guardare” e “sentire” interno, come quando si sfuma lo sguardo per scorgere più lontano, al di là dell’orizzonte.

Quando un trauma è “antico”, i meccanismi di difesa sono molto forti, poiché l’”organismo” nel tempo  fissa e integra nel suo schema corporeo e psichico la “traccia mnemonica”  generata dal trauma.

L’approccio olistico o globale o integrale non è appannaggio esclusivo di una categoria di terapisti o di una tecnica ma è molto di più….è un modo di vivere.

“Viviamo per raggiungere il maggiore sviluppo spirituale possibile e per ampliare quanto più possibile la nostra coscienza. Finché  è possibile mantenersi in vita, sia pur solo a livelli minimi, bisognerebbe impegnare tutte le proprie energie per raggiungere l’obiettivo della presa di coscienza”.

                                                                                                                                                                            C.G. Jung

L’utilizzo delle mani è il più antico e naturale dei sistemi di cura.

La terapia con le mani è anche un’arte, attraverso il loro contatto si trasmettono e si ricevono sensazioni, è un atto di presenza , di consapevolezza e di profondo e rispettoso ascolto dell’altro e di ciò che non si conosce.

In taluni casi la terapia con le mani è una vera e propria danza per il ritmo armonioso di cui si imprimono le mani, in altre circostanze è un contatto apparentemente statico ma vigile, che “dialoga e respira” in unità con ogni singola cellula.

 “Molte parole non arrivano a cogliere il fondo, meglio sarebbe occupare il centro”

                                                                                                                      

Lao Tseu, Tao Te King, Capitolo 5